Il pool legale Consulcesi, da anni al fianco della classe medica e degli operatori sanitari, rilancia la necessità di “restituire i soldi e i diritti negati ai nostri medici”. L’iniziativa prende spunto dalla situazione vissuta da oltre 180mila medici specialisti italiani che, dopo aver affrontato i test per il numero chiuso medicina, secondo quanto riportato dal team Consulcesi, hanno diritto al risarcimento per l’ingiustizia subita, in relazione alla disparità di trattamento economico, vissuta durante gli anni della specializzazione. Molti specializzandi sono stati sottopagati; pertanto, il pool legale Consulcesi ha lanciato l’iniziativa, finalizzata al risarcimento dell’ingiustizia subita. Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, parlando dell’attività del team in relazione alla questione degli specializzandi sottopagati negli anni di formazione, ha affermato: “In poche ore, l’iniziativa lanciata su Change.org ha già raccolto centinaia di adesioni. L’obiettivo è allargare sensibilmente il consenso sulla necessità di riconoscere immediatamente il diritto di tutti quei professionisti fortemente penalizzati da una disparità di trattamento”. A tal proposito, il presidente di Consulcesi Massimo Tortorella ha sottolineato come già molti esponenti delle istituzioni sanitarie, del mondo politico e della società civile si siano detti pronti a sostenere l’iniziativa. “È il proprio il caso di dire che “l’unione fa la forza” e tutti insieme, ora che ci sono fondi e volontà politica, possiamo mettere fine a questa ingiustizia”, ha concluso Massimo Tortorella. La situazione vissuta dagli specializzandi e la questione del mancato riconoscimento di un giusto corrispettivo economico nel corso degli anni della specializzazione, si origina in seguito a due Direttive europee, la 82/76 CEE e la 93/16/CE. Entrambe hanno fissato i giusti criteri perché i medici che frequentano le scuole di specializzazione avessero l’adeguato corrispettivo economico. Tuttavia, lo Stato italiano ha recepito in ritardo, e solo parzialmente, il contenuto delle due direttive europee, aprendo così un vulnus importante. Infatti, si è concretizzata un’importante e rilevante differenza nei trattamenti economici riservato ai medici italiani immatricolati tra il 1978 ed il 2006 e gli altri colleghi europei. Questa situazione, come quella accaduta a molte persone che hanno optato per un ricorso test professioni sanitarie 2020 ha conseguenze di rilievo ancora nel contesto attuale, generando un’importante perdita di denaro pubblico, poiché sono molte le azioni legali, i cui risultati vedono una giurisprudenza favorevole ai ricorrenti, mentre lo Stato è chiamato a risarcimenti consistenti. A tal proposito, proprio il team legale Consulcesi ha assistito al riconoscimento di 500 milioni di euro in favore dei medici difesi e tutelati. L’iniziativa avanzata dal pool legale Consulcesi chiede, pertanto, di risolvere la situazione in modo definitivo, attraverso la definizione di una legge completa e chiara, agendo così in favore di quei medici che hanno subito la situazione di disparità di trattamento economico nel corso della specializzazione. In questo modo, l’appello di Consulcesi è rivolto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Senato Elisabetta Casellati, al Presidente della Camera Roberto Fico e al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Recentemente, il Parlamento ha intrapreso alcune azioni legislative in tema. In particolare, l’aula ha proposto in Senato due Disegni di legge bipartisan, il numero 1802 e 1803, incentivando una transazione tra Stato ed ex specializzandi per chiudere i contenziosi in corso. L’accordo transattivo è all’attenzione della 7ª Commissione permanente, quella in tema di Istruzione pubblica e beni culturali, in sede redigente. Sulla questione, poi, si pronunceranno anche le commissioni 1ª per gli Affari costituzionali, la 2ª in tema di Giustizia, la 5ª che riguarda il Bilancio, la 6ª per le Finanze, l’11ª sul Lavoro, la 12ª sulla Sanità, la 14ª in tema di Unione Europea e Questioni Regionali. Tuttavia, il presidente di Consulcesi Massimo Tortorella, ha applaudito l’approvazione della legge, seppur abbia sottolineato che “riteniamo necessario modificare lo stanziamento che risulta inadeguato alle richieste dei medici rappresentati da Consulcesi, come non soddisfa neanche la modalità di erogazione in contribuzione figurativa. Chiediamo soldi veri da restituire ai medici, che sono quelli che gli spettano di diritto, non contributi figurativi o altro”.