La qualità dell’aria nelle nostre città è un tema molto discusso e importante soprattutto quando si parla di sviluppo sostenibile e impatto ambientale. L’inquinamento, infatti, è un problema molto serio e interessa tutto il mondo perché la salute delle persone è messa a rischio e sono sempre più diffuse le patologie legate all’inquinamento. L’Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia Europea per avere, tra il 2008 e il 2017, superato i valori previsti dall’UE sull’inquinamento dell’aria. L’inquinamento atmosferico è causato da molti fattori riconducibili a ciò che facciamo nella vita di tutti i giorni, alle industrie, costruzioni, ma anche ai trasporti. Nelle città italiane è un argomento molto discusso da chi si occupa di governarle, Roberto Gualtieri sindaco di Roma, parla di Un “patto civico, che non si realizza da un giorno all’altro, ma che non è più rimandabile” e inaugura la prima proposta volta a diminuire il traffico e l’inquinamento a Roma. Il sindaco ha pensato a uno stop alla circolazione dei veicoli Euro 2 a benzina ed Euro 3 a diesel nella Fascia Verde della città dal primo novembre che anticipa ulteriori limitazioni che ci saranno nel 2023 per gli Euro 3 a benzina e gli Euro 4 a gasolio. Già lo scorso 1° novembre si era deciso di abbandonare i motori benzina Euro 0 ed Euro 1 e i diesel da Euro 0 a Euro 2 entro il 31 ottobre 2022, ma di sicuro ciò che verrà in seguito sarà una misura ancora più restrittiva. Gualtieri aggiunge: “C’è una quota alta dell’uso dell’auto a Roma e bisogna introdurre misure di disincentivo all’abuso, non all’uso, della vettura privata” e afferma che, per dare una mano ai cittadini che devono forzatamente non prendere i propri veicoli, “L’ipertrofia nell’uso dell’auto va contrastata con un’offerta del trasporto pubblico” e sa molto bene che “le automobili sono utilizzate un po’ per abitudine, ma molto per necessità” e afferma che la circolazione di circa “un milione di vetture al giorno” è anche “frutto di un deficit del trasporto pubblico”. Secondo Gualtieri è fondamentale adottare un cambiamento nella mobilità in città in modo da restituire più tempo e una qualità di vita migliore ai cittadini. Verrà fatto, infatti, un investimento in nuove fermate della metropolitana romana servendosi di un capitale di 3,9 miliardi che è disponibile, ed altre quattro tranvie e mobilità dolce fino al 2026 ma non ci si fermerà perché Gualtieri afferma che ci saranno altri fondi da utilizzare fino al 2030.